Rimini, le telefonate al 118: “Ho comprato dei pantaloni dai cinesi, ho il coronavirus?” (1 / 2)

Rimini, le telefonate al 118: “Ho comprato dei pantaloni dai cinesi, ho il coronavirus?”

Sono giorni matti. Le prime quattro vittime del Coronavirus in Italia, la chiusura degli impianti sportivi e di molti luoghi pubblici stanno mandando in crisi molti italiani. Le chiamate al 118 sono più numerose che mai e, come capita spesso in casi del genere, si capisce quanto certa gente sia facilmente suggestionabile quando i media ripetono parole tipo “emergenza”, “pandemia” e sinonimi.

Da Rimini arrivano segnalazioni per le quali, come da copione, non si sa se ridere o piangere. Molti riminesi hanno seguito i dettami della Regione e delle Asl e hanno evitato di presentarsi nei Pronto Soccorso quando hanno avvertito sintomi sospetti. Ma le telefonate al 118 sono tutte da ridere (o piangere, per i pessimisti).

I nuovi casi registrati in Lombardia, Piemonte e Veneto stanno spaventando anche i residenti della vicina Emilia Romagna. E allora un episodio qualsiasi può diventare il pretesto per chiamare il numero di emergenza. Ad esempio “il Resto del Carlino” scrive che alcune persone hanno chiamato al 118 facendo domande del tipo: “Ho comprato un paio di pantaloni cinesi, sono a rischio Coronavirus?”.