Ricoverata per un motivo imbarazzante, confessa ai medici: “Mi è finito tutto nel…” (2 / 2)

Sì perché tra una cosa e l’altra, è finita che l’impeto del giovane abbia preso il sopravvento. La fanciulla dal canto suo gradiva la situazione e, senza svicolare in particolari inopportuni (i quali potrete certamente ben figurarvi pur senza accurate e meticolose descrizioni), quel che si sa è che l’intensità di quel penetrante gioco di coppia pare abbia raggiunto livelli considerevoli. Volendo rendere il gioco il più estremo e trasgressivo possibile si è finto con l’esagerare.

Tant’è che spingi qui, spingi là, un po’ di più, è tutto qui?, ed alla fine l’amico di gomma – accettando temerario la sfida della donzella – s’è inabissato nei meandri delle di lei profondità: tragico Nautilus smarrito nel buio, mentre là fuori la situazione si faceva sempre più preoccupante. E’ stata la stessa Emma a spiegare ai medici, non senza una comprensibilmente robusta dose d’imbarazzo, i tentativi fatti col fidanzato per procedere all’estrazione.

Pare infatti che per recupeerare il natante alla deriva, il ragazzo le abbia provate davvero tutte: mentre Emma se ne stava come avrebbe dovuto stare per facilitare le operazioni, il fidanzato ha dapprima “tastato la situazione” con il manico di un forchettone da cucina (che la giovane ha voluto specificare: “Non useremo mai più“). Quindi, capito quanto si sarebbe dovuti andare a fondo per risolvere la cosa, si è armato di rebbio da barbecue. “Dopo circa un’ora di tentativi, abbiamo capito che era inutile: saremmo dovuti andare all’ospedale. Eravamo entrambi un po’ scioccati” ha spiegato la ragazza, la quale è stata a quel punto ricoverata e si è finalmente proceduto all’estrazione con criterio. La Philips ha successivamente voluto condividere la sua esperienza, allo scopo di avvisare ragazze e ragazzi di tutto il mondo: quando giocate con l’amico di gomma, assicuratevi che non incespichi del tutto dentro di voi!