Questo fotografo ha conservato i suoi rifiuti per 4 anni e poi ha creato un incredibile album fotografico (1 / 2)

Questo fotografo ha conservato i suoi rifiuti per 4 anni e poi ha creato un incredibile album fotografico

Nel 2011, il fotografo Antoine Repessé ha smesso di buttare via la spazzatura riciclabile per intraprendere un progetto davvero curioso. Un’idea davvero originale per ottenere un album fotografico assolutamente rivoluzionario ed in grado di indurre le persone a riflettere in modo profondo su alcuni aspetti legati alla nostra vita quotidiana. I rifiuti vengono infatti spesso trascurati e considerati come un aspetto del tutto marginale ed indesiderabile della nostra esistenza. Per tale motivo, molte persone cercano sempre di avere poco a che fare con la spazzatura e credono che il proprio atteggiamento sia assolutamente privo di conseguenze.

Negli ultimi decenni la raccolta differenziata dei rifiuti è diventata sempre più diffuda e moltissime amministrazioni hanno capito l’importanza di riutilizzare la spazzatura prodotta. I benefici sono sia di carattere economico che ambientali. Questo tipo di sistema indica una raccolta dei rifiuti che prevede una prima differenziazione in base al tipo da parte di tutti i cittadini. L’obiettivo finale è la separazione dei rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascuna tipologia verso il rispettivo più adatto trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in discarica o all’incenerimento e termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per gli organici e al riciclo per il differenziato propriamente detto  ovvero carta, vetro, alluminio, acciaio e plastica.

Durante il periodo di 4 anni, l’artista di Lille ha accumulato oltre 70 metri cubi di spazzatura: questo dato dovrebbe far riflettere tutti coloro che non credono nell’utilità della raccolta differenziata e che continuano a non rispettare le normative vigenti su questo tema. Se in soli quattro anni è stata prodotta questa enorme quantità di rifiuti, quanti se ne producono nel corso di una vita intera? L’ammontare totale sembrerebbe davvero spaventoso: una vera e propria montagna di spazzatura di cui ognuno di noi è responsabile.