Fra di loro c’era anche Jolene Jones, una ex culturista del Montana (USA) che, sebbene non abbia mai toccato gli apici ossessivi tipici delle competizioni di bodybuilding femminili, aveva comunque mortificato il suo corpo per riuscire ad assumere un aspetto sufficientemente soddisfacente. E per sufficientemente soddisfacente intendeva, nella fattispecie, muscoloso e con una percentuale di grasso corporeo che rasentasse l’inesistente. Ma il bodybuilding porta anche problematiche non di poco conto, fra le quali squilibri ormonali e nutrizionali dovuti alle diete massacranti e per nulla bilanciate in materia di nutrienti, ed agli ormoni introdotti per favorire la crescita muscolare e la riduzione della massa grassa.
Per questi motivi ogni bodybuilder che faccia uso di queste sostanze deve sottoporsi ad intervalli regolari di scarico per purificare il corpo, ed evitare dunque il collasso degli organi (cosa che avviene comunque con incidenza molto più preoccupante rispetto a quanto avvenga in individui sani). E’ stato proprio durante una di queste fasi che Jolene, improvvisamente, ha avuto l’illuminazione: ha iniziato a sentirsi meglio con sé stessa e più in salute in generale, così ha deciso di mollare tutto.
“Sono passata dal controllo ossessivo dell’esercizio fisico e dell’alimentazione, dai frullati di proteine sempre nella borsetta da assumere ad intervalli regolari, al riuscire finalmente a godermi la vita sociale” ha spiegato la ragazza, la quale ha poi sottolineato che: “Qualcuno potrà anche definirlo ‘lasciarsi andare’, ma ho scoperto che non si può appiccicare un prezzo alla felicità. Ho ritrovato me stessa, e non ho mai amato così tanto la vita come adesso. Ora so che l’unico modo per pesare il mio valore è attraverso le persone che ho intorno e dal sorriso sulla mia faccia”. Ed in molti hanno applaudito la sua “trasformazione inversa“, perché d’altronde qualsiasi preparatore lo sa bene: un corpo esteticamente perfetto all’apparenza, non è sempre un corpo in salute. Né tantomeno si può dire lo stesso per la mente.