Questa donna ha fatto annullare più di 800 matrimoni di spose bambine in Malawi e le ha fatte tornare a scuola (2 / 2)

Una bambina su due veniva obbligata a sposarsi con un uomo, impedendole così di vivere serenamente la sua infanzia, senza ricevere nessun tipo di educazione e sviluppo umano. Ovviamente, questo le faceva diventare madri troppo presto ed era persino vittime di violenze e maltrattamenti, per questo motivo, Theresa Kachindamoto, ha voluto mettere fine a queste torture fisiche e psicologiche. Dal 2003 è stata nominata leader del distretto ma i cambiamenti sono arrivati solo nel 2015 quando è stata approvata una legge che proibisce i matrimoni infantili.

 

Il problema era che la legge consuetudinaria permetteva ancora ai genitori di far sposare le loro bambine e per questo motivo fece in modo che i 50 leader territoriali, che erano sotto il suo comando, annullassero tutte le unioni tra persone minori di 18 anni.

“Sposandoci noi ragazze dobbiamo per forza lasciare la scuola per rimanere a casa ad accudire marito e figli. Ho provato sulla mia pelle le conseguenze di un’unione in giovane età”.

“Molte mogli vengono anche picchiate se non rispettano le regole familiari”, ha raccontato Bernadette Matison, una delle tante vittime di questa “tradizione”.

Finalmente è riuscita nel suo intento, i 50 leader hanno firmato l’accordo e impedito altri matrimoni infanti, non solo, è riuscita anche a far annullare piu di 850 matrimoni già esistenti, 330 solo nel giugno del 2015. “Non voglio matrimoni infantili. Questi bambini devono andare a scuola. Nessun bambino deve stare a casa a fare i lavori domestici durante l’orario scolastico”, ha affermato Theresa.