Processo per fatture false, parla l’imprenditore: “Pagai lo stesso i Renzi per sudditanza psicologica” (2 / 2)

“Se le ha considerate esose vuol dire che però la prestazione c’era stata” .

Nelle dichiarazioni spontanee di Tiziano Renzi si legge: “Non ho mai avuto bisogno di avere il figlio premier per lavorare, io ho sempre lavorato e dato lavoro agli altri”.

Non c’è nessuna fattura falsa solo tante tasse vere – continua ancora Tiziano Renzi – tutte pagate fino all’ultimo centesimo: questo è ‘oggettivamente esistente’”.

“Quando sento parlare di evasione, di lavoro nero, mi indigno. Sono delle assurdità che non mi hanno mai riguardato”.
Tiziano Renzi poi toglie ogni dubbio sulla responsabilità del figlio in tutto ciò: “Quando mio figlio nel 2004 diventò presidente della Provincia nel 2004, la prima conseguenza fu abbandonare tutti i rapporti con società partecipate di enti pubblici. Iniziando da quello con la Centrale del Latte di Firenze”.

In un altro passaggio si legge: “Se chiamarsi Renzi è reato, allora sono colpevole. Su questo non c’è bisogno nemmeno di celebrare un processo”. 
“Giudicatemi, invece, per le prestazioni che ho svolto e per le tasse che ho pagato, non per il nome che porto”- 
“E’ avvilente sentirsi accusato di falsa fatturazione per chi ha sempre pagato tutte le tasse fino all’ultimo centesimo
”.