È andata male anche ai passeggeri che viaggiavano insieme a lei, chiaro. Ma la stragrande maggioranza di loro non aveva l’alternativa del jet privato. Sonia sì. E allora non ha esitato nemmeno un secondo ad affidare a Instagram le sue lamentele per i ritardi nella partenza. “All’andata abbiamo fatto tre ore di ritardo con Alitalia. Adesso un’altra ora minimo di ritardo. Allora, un bell’aereo privato non ci stava bene in questo caso?”.
Poi la decisione drastica: “Io ve lo dico già da ora: dalla prossima volta SOLO aerei privati. Non me ne frega un cacchio. Seguitemi, criticatemi pure, fate quello che volete… a me su un aereo di linea non mi vedrete più”. Una posizione sulla difensiva di chi sa che i suoi follower sono abituati a criticarla per le sue scelte di ‘élite’.
Ma a Sonia, tutto sommato, non frega molto. Dal prossimo volo si torna al caro e vecchio jet privato in affitto. Niente attese indesiderate, niente possibilità di trovare coppie con bambini che piangono al seguito, insomma meno stress. E magari dal suo jet privato la Bruganelli tornerà a fare storie Instagram con le ciabatte Chanel e rispondere a tono a chi la accusa di essere una nullafacente mantenuta, non conoscendo la realtà dei fatti.