Pescara: detenuto si inchioda lo scroto allo sgabello in segno di protesta (2 / 2)

La situazione di allerta all’interno del carcere è iniziata prima di Natale, quando, due detenuti hanno creato disordini poi sfociati in una vera e propria rissa da bar, incendiando in fine i materassi delle loro celle.

In entrambi i casi il personale è intervenuto tempestivamente e con non poche fatiche è riuscito a ripristinare l’ordine e a tutelare l’incolumità dei detenuti, malgrado l’indisponibilità di adeguati dispositivi di protezione portava eroicamente in salvo i due detenuti incolumi” afferma Petrongolo.

Tre agenti hanno dovuto ricorrere a cure mediche nell’infermeria del San Donato. Un detenuto di nazionalità italiana ha aggredito un agente, utilizzando il piede di un tavolo poco dopo averlo rimosso, provando a colpirlo ripetutamente. La notizia più straordinaria però rimane quella del detenuto che in segno di protesta si è inchiodato lo scroto allo sgabello in legno in cui si doveva sedere. 

Un tunisino ha distrutto la finestra della propria camera ed è stato subito trasferito d’urgenza al pronto soccorso. Un altro detenuto per protesta è salito sul tetto durante l’ora del passeggio. Il segretario Uspp si dice molto preoccupato per la situazione in cui si versa il San Donato. Essendo critico il rapporto tra detenuti ed agenti, il personale ormai non riesce più a reggere questa situazione d’allarme, e avrebbe bisogno di un supporto da parte dell’amministrazione penitenziaria.