Perché a volte abbiamo spasmi prima di dormire? Ecco la spiegazione (2 / 2)

Ma che origine hanno questi fenomeni e perché avvengono? Per riuscire a capirlo è necessario prima comprendere che dormire è un’attività complessa, ed il nostro corpo e la nostra mente possono addormentarsi in maniera asincrona. Ciò significa che talvolta corpo e mente possono cadere in quello che viene definito stato ipnagogico in tempi diversi. Di norma non si tratta di un problema vero e proprio, poiché è stato stimato che circa il 70% della popolazione mondiale faccia esperienza di piccole contratture o spasmi prima di dormire.

Eppure nella transizione mentale dalla coscienza all’incoscienza vengono attuati dei processi fisiologici molto delicati, gli stessi che – qualora alterati – possono portare a fenomeni come il sonnambulismo o la paralisi ipnagogica (o paralisi nel sonno). Nel primo caso il corpo soffre di una eccessiva inibizione dell’attività gabaergica, attivando in questo modo i motoneuroni e consentendo al corpo di muoversi anche mentre stiamo dormendo; il secondo caso è l’esatto opposto, poiché l’iperattività gabaergica continua ad inibire l’azione dei motoneuroni anche mentre siamo svegli, e ciò porta ad un’impossibilità effettiva di muoversi sebbene si sia tornati coscienti.

Per quel che riguarda invece i semplici spasmi ipnici, questo fenomeno è chiamato mioclono e si tratta di brevi spasmi che coinvolgono uno specifico muscolo o gruppi di muscoli e precedono il sonno. Anche il singhiozzo stesso è di fatto uno spasmo mioclonico che coinvolge il diaframma! Tuttavia come abbiamo detto poc’anzi, queste contrazioni (o assenze di contrazione, in quel caso di parla di mioclono negativo) non sono patologiche, ma rappresentano semplicemente una normale asintonia che talvolta si verifica nella fase dell’addormentamento fra corpo e mente.