Pedofilo ucciso, la Procura: “Mandante è la famiglia della 15enne abusata” (2 / 2)

I due arrestati sono Giuseppe Massaro 55 anni di Sant’Agata dè Goti, e Generoso Nasta 30 anni di San Felice a Cancello in provincia di Caserta. Sono accusati di omicidio premeditato i due arrestati che,  secondo le indagini dei carabinieri non avevano un’occupazione, svolgevano solamente lavori salutari. Sono bastati qualche migliaia di euro per risolvere una questione vecchia di dieci anni. Massaro era in possesso legalmente di una pistola 357 magnum ma i carabinieri la sottoposero a sequestro per una incongruità sulla matricola, scatendando le preoccupazioni di Massaro, che in una conversazione telefonica con un familiare rilevata dai carabinieri aveva dichiarato:

Non credo che i carabinieri arrivino a me, ma se arrivano a me sono spacciato“. L’arresto dei due pregiudicati è stato possibile grazie anche alle indagini sul GPS dell’automobile utilizzata dai due killer che si trovava sul luogo e all’ora prestabilita dell’omicidio del pedofilo. La vettura è intestata ad un familiare di uno dei due arrestati. I carabinieri hanno anche rilevato che l’autovettura era presente sul luogo dell’omicidio, la casa di Giuseppe Matarazzo, anche nei precedenti giorni, per studiare tutte le sue abitudini quotidiane.

Le indagini hanno evidenziato che l’omicidio è avvenuto a volto scoperto, facendo intuire la sua natura dolosa, dato che i due provenendo da un altro paese, non sarebbero stati riconosciuti da nessuno. Continuano le ricerche del mandante dell’omicidio della ragazzina di 15 anni, nel frattempo il padre rimane indagato. Secondo la Procura, dunque, “i due arresti di oggi sono solo l’inizio perché le indagini vanno avanti alla ricerca di un eventuale intermediario e dei mandanti, da individuarsi nell’ambito familiare dellla ragazzina” che si è impiccata a segutio degli abusi di Giuseppe Matarazzo.