La conduttrice di Storie Italiane le ha chiesto se avesse prove delle bugie e l’influencer ha affermato: “Sì. La prima è stata sulla identità di Marco che sarebbe appartenuto alla nota famiglia romana e poi invece mi ha detto che apparteneva ad un’altra famiglia. Un’altra bugia riguarda l’Aicos. Eliana Michelazzo mi disse che ne era la titolare. E invece, tramite il mio avvocato che ha fatto la visura camerale, ho scoperto che l’agenzia è intestata a una signora del ’37. E infine la scena a cui ho assistito a fine settembre”. E a quel punto, Eleonora Daniele le ha chiesto che cosa fosse successo:
“Eravamo alla fashion week ed Eliana ad un tratto fu colta da un violento attacco di panico. Piangeva, si disperava. Mi disse che un amico di suo marito Simone Coppi, cui era molto legata, aveva avuto un infarto e si trovava a Parigi. Poi aggiunse che si trattava di Mark Caltagirone, il fidanzato di Pamela. Mi disse che la Prati avrebbe dovuto raggiungerlo con un aereo. E io mi insospettii perché sapevo che Pamela ha la fobia di prendere aerei”. Quindi, perché avrebbero fatto questo? Federica Benincà ha spiegato ad Eleonora Daniele: “Perché avere nella scuderia Pamela Prati significava alzare livello dell’agenzia. Ma sulle responsabilità credo sinceramente che non esistano vittima e carnefice”.
“Pamela Prati non è vittima del catfish (l’attività ingannevole sui social come creare false identità ndr.). Lo sono Sara Varone, Alfonso Signorini. E proprio quello che è successo a Signorini mi ha messo paura. Paura non per la mia incolumità, ma per aver preso coscienza di quello che la mente umana riesce a inventarsi. Mi sono sentita una stupida e per lo stress mi è venuta una colica renale”. Infine, l’influencer ha concluso la sua testimonianza spiegando di aver visto per l’ultima volta Pamela Prati e le sue manager, il 24 febbraio quando erano a Firenze per una copertina sulle nozze. “Pamela, spiega Federica, mi sembrava davvero felice. Adesso alla luce di quello che è successo ho lasciato l’agenzia”.