Pandora “tarocchi” riempiono Napoli per San Valentino (1 / 2)

Pandora “tarocchi” riempiono Napoli per San Valentino

Col profumo di San Valentino nell’aria strade e bancarelle di Napoli si sono riempiti di falsi gioielli Pandora. Molti sono delle vere e proprie “taroccate”, vere e proprie “imitazioni”, mentre altri sono molto simili agli originali e solo un occhio ben allenato se ne accorgerebbe. Si tratta di una aggressione da parte di queste realtà di mercati paralleli nei confronti del noto marchio di gioielli alla moda, tant’è che la Guardia di Finanza nei mesi precedenti ha scoperto una fabbrica e un deposito abusivi di falsi Pandora.

Alla richiesta di un acquirente se quelli fossero i braccialetti Pandora falsi, il venditore ambulante risponde con la tipica frase: “no, no, questi sono originali, costano poco perché sono rubati, sono quelli di San Valentino”, come per rincuorare l’acquirente dell’affare che entrambi stanno facendo. Poche e solite parole che aiutano a conquistare la fiducia dei potenziali compratori, e che ancor di più funzionano se dall’altro lato c’è un ragazzino che non può permettersi di acquistare in un negozio rivenditore Pandora, e che vuole fare bella figura con la sua fidanzatina in questa festa degli innamorati. Ecco così in soccorso “l’amico della bancarella” che con 30 euro ti fa portare a casa bracciale e charm.

Come sempre, l’affare è assolutamente a senso unico e solo del venditore. Il cliente se ne torna a casa con un’imitazione come tante arrivate dalla Cina in un container o, perché no, da molto più vicino come quelli sequestrati lo scorso dicembre dalla Guardia di Finanza nella fabbrica in cui sono stati trovati migliaia di gioielli Pandora, macchinari per fabbricarli, le scatole per confezionarli e addirittura i certificati di garanzia che dovrebbero attestare l’originalità del prodotto.