Padova: “Con l’apertura della caccia non dormiamo più, spari e bestemmie dalle 4 del mattino” (1 / 2)

Padova: “Con l’apertura della caccia non dormiamo più, spari e bestemmie dalle 4 del mattino”

Fine dell’estate in molte zone d’Italia vuol dire inizio della stagione di caccia. Nel nord-est, puntuali, i fucili sono tornati a sparare. In Veneto ci sono alcune zone storicamente dedite alla caccia e tra queste c’è Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova. Qualche giorno fa un giornale locale, il “Gazzettino di Padova”, ha reso pubbliche le lamentele di alcuni residenti del suddetto comune relative al comportamento dei cacciatori della zona.

Un primo problema della caccia è che alcuni soggetti amano praticarla in quelle ore a metà tra la notte fonda e l’alba. Ciò è aggravato dagli inevitabili rumori e anche quelli evitabili. Sì, perché se il rimbombo di un proiettile sparato da un fucile di caccia è impossibile da silenziare, le bestemmie che seguono un colpo sbagliato sono frutto volontario della blasfemia.

Massimiliano Enrique Costa, veronese residente a Bagnoli, di professione fa il commerciante di vino. Nel piccolo centro dei Colli Euganei ha una proprietà, una “sorta di buen retiro”, che è molto vicina a una zona di caccia. Costa si è lamentato con il giornale locale per via dei rumori e, cosa più grave, dei rischi provocati dai cacciatori della zona.