Omicidio Vannini: “La vita di Martina Ciontoli è impossibile, l’hanno licenziata due volte” (2 / 2)

L’altro legale spiega come la famiglia sia in un certo senso condannata due volte: “I Ciontoli non possono più vivere nel loro ambiente. Hanno dovuto sparpagliarsi in tutte le località possibili per nascondersi. Non vivono più, quindi è una pena diciamo, che non è prevista dal codice, una pena aggiuntiva”. Lo hanno dichiarato in un’intervista a Fanpage.it.

Come detto, per il padre della ragazza erano stati chiestI inizialmente 14 anni di reclusione. In appello, però, la pena è stata ridotta praticamente di un terzo, scendendo a 5 anni. La famiglia della vittima ha accolto malissimo questa decisione. Tramite i suoi legali era stato perfino chiesto di “rivedere la posizione di tuttI gli imputati”.

I giudici, però, hanno ritenuto che non ci fossero gli estremi per farlo e hanno ridotto la pena per il padre di famiglia, accogliendo la tesi della difesa. Pietro Messina si dichiara comunque insoddisfatto: “Rimane per noi questo margine di insoddisfazione rispetto alla decisione che riguarda i familiari di Antonio Ciontoli. Ma questo è un aspetto secondario che potrà essere naturalmente rimeditato dopo aver letto attentamente le motivazioni della sentenza”.