Omicidio del piccolo Leonardo, Nicholas Musi ha tentato il suicidio in carcere (2 / 2)

Il ragazzo, secondo quanto riportato da Leggo, avrebbe provato a impiccarsi con un lenzuolo legato alle inferriate della sua cella. Il tentativo non è andato a buon fine.

Alcuni agenti presenti in carcere hanno sentito dei rumori provenienti dalla stanza dov’è rinchiuso Musi e hanno evitato che morisse soffocato. Un gesto estremo che fa capire come, forse, il 23enne si sia reso finalmente conto del gesto oggettivamente grave commesso.

Ad ogni modo il tentativo di togliersi la vita contrasta non poco con quanto dichiarato dal giovane poche ore prima. Appena arrestato, davanti al pm Ciro Caramore il Musi sosteneva di avere “la coscienza a posto”.

Lo stesso pubblico ministero definì quelle parole “agghiaccianti”, anche dopo aver visto lo stato in cui era stato ridotto il corpo del piccolo Leonardo.

Al momento non si conoscono altri dettagli sul tentato suicidio del 23enne. Il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci ha dichiarato: “Il tentativo fallito è l’ennesimo episodio che dimostra quanto e come l’attenzione dei poliziotti penitenziari sia rivolta alla sicurezza dei detenuti”.

Con ogni probabilità i controlli sulla sua cella verranno intensificati. Anche perché le altre persone presenti in carcere con ogni probabilità conoscono il crimine commesso dal 23enne e tra loro potrebbe esserci qualcuno che vorrà rendergli la detenzione ancora meno piacevole di quanto non sia già.