Noemi torna a casa: la bimba ferita in una sparatoria a Napoli (2 / 2)

“Medici e personale hanno gestito in maniera mirabile un caso del tutto inusuale per un ospedale pediatrico. Hanno dovuto curare una bambina colpita in una sparatoria, un caso che si verifica solamente nelle zone di guerra. E’ servita tutta la professionalità e l’abilità di medici e infermieri per curare al meglio la bambina che ora potrà mettersi alle spalle quell’assurdo pomeriggio dello scorso maggio. Una volta tanto, dinanzi alle numerose polemiche che caratterizzano la sanità in Campania, è giusto riconoscere il grande lavoro fatto per la risoluzione di un caso che non era per nulla facile. Adesso però non lasciamo sola la famiglia”.

 

È servito più di un mese di cure intense per salvare la vita di Noemi ma finalmente si può tirare un sospiro di sollievo, quel 3 maggio era arrivata in ospedale in condizioni disperate. I dottori che si erano presi cura di lei in un primo momento, avevano parlato di ferite da guerra, in effetti le conseguenze potevano essere ben peggiori. La lesione che più preoccupava ed era più grave, era al polmone che era stato gravemente compromesso ma per fortuna, un eccezionale team chirurgico ha lavorato giorno e notte per salvarla.

Per vari giorni Noemi è rimasta in prognosi riservata poi lo scorso 20 Maggio si è risvegliata dal coma ed aveva iniziato a parlare sin da subito. In questi giorni ha dimostrato di avere abbastanza forza e infatti ha reagito bene alle cure, la sua famiglia è stata costantemente vicina a lei e non ha perso mai la speranza nonostante i momenti davvero difficili. Ora Napoli può sorridere, la piccola Noemi è fuori pericolo e può tornare a casa.