Napoli, comprano bottiglie di Dom Perignon con la carta del reddito di cittadinanza (2 / 2)

Di queste 80 persone è stato appurato che la metà lavorava a nero, svolgendo mansioni di ogni genere: pizzaioli, camerieri, operai, muratori, magazzinieri, addetti ad auto-lavaggi. Altri casi sono più particolari, su tutti spicca uno: l’ex titolare di un importante caseificio che girava a bordo di un SUV ma era risultato idoneo a percepire il Reddito di Cittadinanza.

Dalle indagini si è scoperto che l’uomo aveva venduto tutte le quote del caseificio in modo da risultare senza lavoro. Nella richiesta, poi, aveva omesso ovviamente di possedere un SUV ma, ancora più clamorosamente, non aveva specificato di essere sposato; sua moglie era titolare di reddito e aveva diversi immobili intestati. L’uomo è stato denunciato e non percepirà più il RdC.

Tutto ciò può avere anche dei lati comici ma alla fine dei conti è a tutti gli effetti una truffa ai danni dello Stato: solo le ottanta persone denunciate o segnalate hanno arrecato un danno di 200mila euro all’Erario. Nei mesi scorsi le notizie simili sono state numerose e questo dovrebbe far capire ai nostri politici che, per quanto nobili siano le sue intenzioni, il Reddito di Cittadinanza è sprecato in un paese di furbetti come l’Italia.