Multe se guidi un’automobile intestata ad un altro? Ecco come funziona la nuova legge (2 / 3)

Nel caso in cui si venga “pizzicati”, le conseguenze sono notevoli: circa 700 euro di multa e ritiro della carta di circolazione. Ovviamente però è tutto meno complicato di quanto non possa sembrare. Tutte le norme devono essere lette ed applicate nella loro interezza, ed è dunque importante ricordare che anche in questo caso sono previste delle eccezioni. Non ci sarà, in altri termini, una sanzione automatica nel caso in cui doveste essere fermati alla guida di un veicolo intestato ad un’altra persona. Il legislatore ha voluto prevedere alcune specifiche situazioni in cui la norma non viene applicata.

In caso contrario infatti la sanzione sarebbe decisamente sproporzionata ed ingiustificata alla luce delle oggettive necessità di ognuno di noi. Naturalmente poi, si verrebbe a scatenare una polemica in grado di costringere ad un immediato ripensamento da parte del legislatore. Almeno questo è quello a cui aspirerebbero milioni di automobilisti italiani. Per tale motivo vi sono delle importanti eccezioni in cui questa nuova norma del codice della strada non potrà essere applicata. Di conseguenza, gli italiani alla guida potranno essere decisamente più tranquilli e sereni.

La multa ed il ritiro della carta infatti scattano solo in condizioni specifiche, non basta semplicemente guidare il veicolo di un conoscente per essere passibili di sanzioni. Innanzitutto, il divieto non è allargato ai familiari: se volete provare a far colpo con la macchinona del papà, vi sarà ancora concesso senza alcun problema (a patto che abbiate lo stesso indirizzo di residenza). Dunque nessun timore se doveste trovarvi alla guida di un veicolo formalmente intestato ad un vostro parente. Questo, d’altro canto è un caso che riguarda da vicino tutti noi. Guidare la macchina dei propri genitori o dei propri nonni è un’abitudine che riguarda chiunque. Una multa sarebbe davvero ingiustificata.