Morte Kobe Bryant, commenti choc su twitter: “Era uno stupratore”, ecco a cosa si riferiscono (1 / 2)

Morte Kobe Bryant, commenti choc su twitter: “Era uno stupratore”, ecco a cosa si riferiscono

La morte di Kobe Bryant è stata accompagnata da un’ondata di commozione negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Tuttavia c’è anche chi sostiene che la Star NBA andrebbe ricordata anche per una vicenda oscura che lo convolse nel 2003, quando Kobe, allora 25enne, era già un campione molto affermato. Bryant fu accusato di stupro da una ragazza di 19 anni. Fu anche arrestato e rilasciato dietro cauzione.

Le accuse furono riportate alla luce anche due anni fa, quando lo show business americano fu travolto dagli scandali legati al movimento #metoo.

Mentre tutto il mondo piangeva la sua morte, qualcuno ha voluto ricordarlo come uno “stupratore”: una di queste è Felicia Sonmez, giornalista del Washington Post che ha postato un articolo dal titolo “Il caso dello stupro di Kobe: la prova del DNA, la storia della accusatrice, e la semi-confessione”.

Tantissimi utenti hanno attaccato la Sonmez per il suo tempismo.

La giornalista dal canto suo ha risposto agli attacchi così, prima di rimuovere il suo primo tweet: “Alle migliaia di persone che hanno commentato o scritto mail con insulti e minacce di morte, vi prego.
 Ogni figura pubblica andrebbe ricordata per quello che era, nella sua completezza. Anche quando si tratta di qualcuno amato da tutti.