Milano, il Pirellone si illumina contro la violenza sulle donne: “Non sei da sola” (2 / 2)

“Ogni tre giorni, nel nostro Paese, una donna viene uccisa e questi sono solo i numeri di cui leggiamo sui giornali. Perché sono molti di più, purtroppo, gli episodi di violenza non denunciati, che si consumano nella maggior parte dei casi tra le mura domestiche. Per questo saremo nelle strade e nelle piazze perché prima di tutto la battaglia da combattere è di tipo culturale: chi è vittima di violenza deve denunciare, sapendo di non essere sola. E’ inaccettabile che questo governo, invece, con la proposta del decreto Pillon vada nella direzione opposta, violando i diritti delle donne e rendendo quasi impossibile la possibilità di denunciare”, ha concluso.

Oggi e domani 25 novembre nei centri di Milano ci saranno dei banchetti con del materiale informativo sui centri antiviolenza ma non solo a Milano, anche in diversi comuni dell’area metropolitana. Il numero dei femminicidi risalente al 2018 risulta di 32 donne morte perché la gran parte di 94 omicidi non sono considerati tali, la “Casa delle donne” si occupa da anni di femminicidi ed ha contestato questo numero dichiarando:

Da oltre tredici anni noi raccogliamo i dati dei femminicidi, e lo facciamo basandoci solo sulla cronaca, il che significa che anche i nostri sono ampiamente sottostimati”, ha affermato Anna Pramstrahler. “Al contrario di quanto sostiene la Polizia, purtroppo, il dato è abbastanza fermo, negli ultimi anni siamo sempre su circa 120 donne uccise all’anno. Da gennaio ci risultano 82 donne uccise, 50 in più del dato del Ministero. Il fatto è che quando analizzi gli omicidi devi sapere esattamente cos’è un femminicidio. Noi utilizziamo la definizione delle Nazioni Unite”.