Milano: 45 euro per 3 spritz. La foto dello scontrino fa discutere (1 / 2)

Milano: 45 euro per 3 spritz. La foto dello scontrino fa discutere

A chi non è mai capitato di andare in visita in una grande città, sedersi in un bel bar con vista sulle maggiori attrazioni e ordinare qualcosa da bere? Magari a Milano, nella sfarzosa Galleria Vittorio Emanuele II, proprio a due passi dal Duomo.  È infatti quello che hanno fatto tre giovani, uno del posto e due stranieri, che dopo aver preso il famoso cocktail del Triveneto, si sono ritrovati l’amara sorpresa al momento di pagare: 45 euro, 15 a testa per un drink che altrove costerebbe sicuramente meno.

Sapevo che sarebbe costato, ma non a questi livelli mostruosi” ha commentato amaramente uno dei giovani in una recensione, che ha aggiunto anche di essere stato deluso dal fatto che non solo il prezzo degli spritz non fosse scritto nei menù, ma anche che, una volta arrivati, non siano stati serviti con i classici stuzzichini di accompagnamento. In molti hanno denunciato il fatto sui social, criticando l’eccessivo prezzo del bar, ma c’è anche chi ha invece difeso i gestori, giustificando il prezzo con la particolare locazione del posto, che in pochi possono permettersi.

È infatti risaputo che chi affita locali in centro storico, specialmente nelle grandi città, paga cifre spropositate di affitto, a volte superiori a 50 mila euro al mese, ed è quindi normale per loro servire drink a prezzi un po’ più alti del normale, o un caffè a 5 euro. L’obiettivo è di far tornare i conti a fine mese, e non trovarsi in rosso. D’altronde questo non è l’unico caso: sono infatti molti i turisti, soprattutto stranieri, che fermandosi nei pressi dei punti d’interesse di una città, decidano di sedersi al bar, o pranzare in un ristorante, trovandosi poi a pagare cifre molto alte.