Meredith Kercher, Rudy Guede ottiene la semilibertà: potrà uscire dal carcere (2 / 2)

Amanda Knox, quando è ritornata per la prima volta in italia dopo l’assoluzione, ha ricostruito la sua esperienza con il delitto di Meredith Kercher così: “Il primo novembre 2007, un ladro, Rudy Guede è entrato nel mio appartamento, ha violentato e ha ucciso Meredith. Ha lasciato tracce di dna e impronte. È fuggito dal Paese, processato e condannato. Nonostante ciò un numero importante di persone non ha sentito il suo nome, questo perché pm, polizia e giornalisti si sono concentrati su di me. Giornalisti chiedevano di arrestare un colpevole. Hanno indagato me mentre Guede fuggiva. Non basandosi su prove o testimonianze”.

Non è stato facile per Amanda Knox e Raffaele Sollecito ritornare alla normalità nonostante siano stati assolti in Cassazione per l’omicidio di Meredith. Qualche mese fa, Sollecito ha raccontato ai microfoni di Radio Italia Anni ’60: “La mia vita è stata sempre marchiata da questa vicenda. Ormai anche per una questione di autoconservazione non mi curo più dello sguardo della gente, a meno che non abbiano la volontà di parlarmi direttamente, cosa che ovviamente non mi dispiace. Ne ho la prova tangibile perché ho avuto anche proposte di lavoro molto interessanti anche dall’estero che poi sono sfumate con lettere scritte e protocollate, in cui mi è stato detto che non potevano assumere una persona come me per non avere pubblicità negativa”.

Il 35enne pugliese è stato tra i principali protagonisti di questa triste vicenda: “Purtroppo non ho più fiducia nella giustizia, ma non solo in quella italiana, anche in altri Paesi adottano escamotage per dare sicurezza al popolo anche quando non hanno certezze e in Italia la cosa è ancora più evidente. Per quello che ho visto ho veramente scarsissima fiducia. Nessuno mi ha chiesto scusa. Mai avuto risarcimenti per tutto quello che mi è accaduto, anzi ci siamo indebitati in maniera distruttiva e ne stiamo ancora pagando le conseguenze“.