McDonald, trovati batteri fecali nelle bibite. Ed altri 2 fast food sono coinvolti nello scandalo (1 / 2)

McDonald, trovati batteri fecali nelle bibite. Ed altri 2 fast food sono coinvolti nello scandalo

La sete, secondo il celebre dizionario Treccani, è la “sensazione del bisogno di ingerire acqua che si manifesta con un senso di secchezza delle mucose del cavo faringeo“. In altre parole, un vero inferno. Perché se tutti noi sperimentiamo di continuo il desiderio di bere per mantenere il nostro organismo in salute, quando arriva la sete vera – quella che aggredisce le mucose e provoca l’inizio delle pene vere e proprie – le sofferenze possono essere semplicemente atroci. Ma al giorno d’oggi la maggior parte delle persone è destinata a non sperimentare mai tale sensazione nei suoi effetti più devastanti.

Ovunque si vada infatti, quantomeno fintanto che ci si muove in realtà civilizzate ed industrializzate, si può contare su fontane, luoghi di ristoro, supermercati che siano in grado di placare la nostra sete a prezzi irrisori (addirittura gratuitamente nel caso delle fontanelle pubbliche). In casi estremi poi possiamo sempre tentare di chiedere un bicchiere d’acqua a qualcuno, essendo l’acqua potabile disponibile praticamente in qualsiasi abitazione! Ma ora siate sinceri: alzi la mano chi, quando si trova in un fast food, ordina una bottiglietta d’acqua da bere.

Immagino che siate stati in pochi a sollevare le zampine, vero? D’altronde quando abbiamo voglia di farci del male, tanto vale farlo per bene! Infatti anche chi di norma è particolarmente attento a ciò che ingerisce, quando si trova in un fast food cede alla tentazione e si beve la sua Coca-Cola, la sua Fanta o la sua bibita a piacere. Non si tratta di un dramma, puntualizziamo: farlo una volta ogni tanto non è certo un problema. Ma c’è una cosa che dovreste sapere a riguardo.