Marracash: “Sfera Ebbasta è stato l’unico che mi ha cercato quando ero disperato” (2 / 2)

Nei giorni scorsi, il rapper milanese nato in Sicilia ha postato sui suoi canali social i primissimi piani in bianco e nero delle persone che hanno collaborato a “Persona”. Ha elogiato ognuno di loro, spiegando perché siano presenti nel disco e raccontando alcuni aneddoti simpatici (come quando Massimo Pericolo ha usato il bagno di casa sua dopo pranzo).

La dedica a Sferaebbasta, però, secondo molti è stata la più profonda. Facciamo copia e incolla dal post originale di Marra: “Quando ho conosciuto Gionata, lui e Charlie venivano spesso da me per decidere le strategie discografiche, e lì ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper. Avevano idee strane, si ispiravano ai trapper americani, mi dicevano cose come – Nei live vogliamo esibirci con il pezzo intero sotto, non solo sulla base – Cercavo di spiegargli che avevano torto e che non tutto si poteva traslare in Italia con lo stesso effetto”.

“Tra tutti gli artisti che sono passati per la mia etichetta lui era il più sicuro del suo talento e uno dei pochi con cui il rapporto è rimasto forte. Uno dei pochi che mi ha cercato quando ero disperato e desaparecido, uno dei pochi che passava a trovarmi e si interessava su come stavo. All’inizio non volevo chiamarlo in questo disco, perché era nei dischi di tutti e a me piace essere originale. Ma poi ho pensato che aveva iniziato proprio con me e che gli volevo bene, sarebbe stato assurdo non chiamarlo solo per partito preso. Quando gli ho proposto il pezzo mi ha risposto che era onorato, e questo per quanto mi riguarda la dice lunga su chi sia Gionata. Grazie fratello!”.