Tutto è iniziato dopo un controllo su strada effettuato nel comune di Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, il controllo era stato fatto una notte del dicembre del 2017 sulla Strada Statale 624, era stata fermata un’auto con a bordo un uomo di 60 anni originario di Gibellina ed una ragazzina di 13 anni che non aveva nessun tipo di parentela con lui. I Carabinieri, insospettiti dalle dichiarazioni fatte dall’uomo, avevano deciso di portarli presso la Stazione Carabinieri di Menfi, il comune dove risiede la minore.
Gli agenti impegnati nell’indagine hanno spiegato: “Dopo aver ascoltato l’uomo, la realtà che ne affiorava lasciava intendere che lo stesso aveva accompagnato la ragazza presso un ovile nei pressi di Gibellina, dove altri due individui non meglio identificati avrebbero abusato sessualmente della minore, tutto questo con la piena consapevolezza ed il benestare della madre stessa della giovane“. L’uomo finito in manette si chiama Pietro Civelli ed è di Gibellina, è stato condannato per pro$tituzione minorile e sono stati denunciati gli altri uomini che organizzavano questi incontri e la mamma della ragazzina. La 13enne è stata collocata in una struttura protetta, grazie al supporto dei Carabinieri del RIS di Messina, è emersa questa terribile vicenda.
La ragazza veniva “venduta” ai clienti anziani per una somma che va dai 30 ai 200 euro per prestazione, questi uomini abusavano della ragazzina nelle loro case di campagna, a volte addirittura anche in un ovile. Gli arrestati si chiamano: Viorel Frisan, 37 anni di Gibellina, Calogero Friscia, 25 anni di Menfi, Vito Sanzone, 43 anni di Menfi e Vito Campo, 69 anni di Menfi.
La mamma è di nazionalità romena e insieme al 69 enne gestivano l’attività illecita accordandosi con i clienti, accompagnavano la ragazzina sul luogo di incontro e si facevano pagare. La minorenne durante le audizioni ha descritto tutti i luoghi degli incontri, le persone e persino l’arredamento delle case.