Maltempo a Palermo, sterminata un’intera famiglia. Parla l’unico superstite: “Perché non ci hanno avvertito del rischio?” (1 / 2)

Maltempo a Palermo, sterminata un’intera famiglia. Parla l’unico superstite: “Perché non ci hanno avvertito del rischio?”

Le conseguenze del maltempo in Italia di questi giorni assomigliano a un bollettino di guerra. In particolar modo la Sicilia è stata letteralmente flagellata dalle abbondanti piogge delle scorse ore. Sono morte 12 persone. Nel 2018 sembra incredibile parlare di decine di morti per la pioggia in un paese che è tra i 7 più avanzati al mondo, ma tant’è. Piangiamo altri connazionali, alcuni dei quali veramente giovanissimi.

Nella tragedia di Casteldaccia, vicino a Palermo un’intera famiglia ha perso la vita quando la loro villetta è stata travolta dall’esondazione del fiume Milicia.  Le vittime si chiamavano Antonio Giordano (65 anni), Matilde Comito (57), i loro figli Marco (32) e Monia (40). Ce l’ha a fatta a salvarsi, invece, l’altro loro figlio, Giuseppe. Monia era sposata con Luca Rughoo e i due avevano due figli. Il più piccolo, Francesco di 3 anni, è morto, mentre Manuela, 13 anni, si è salvata perché al momento della bomba d’acqua era in pasticceria con il padre.

Altri due bambini sono morti, insieme ai parenti di Luca Rughoo. Nunzia Flamia, la moglie di Rughoo e Stefania Catanzaro, moglie di Giuseppe Giordano, oltre a Francesco (3 anni) e Rachele (1 anno) sono morti, mentre Asia si è salvata. Si è salvato anche Giuseppe perché in seguito all’inondanzione è riuscito ad aggrapparsi ad un albero, da dove ha immediatamente dato l’allarme con il cellulare. “Non so neanche io come mi sono salvato”, racconta.