L’Organizzazione Mondiale Sanità spiega: “la marijuana medica non è droga” (2 / 2)

L’OMS completerà il prossimo anno il suo studio sulla cannabis, valutandone tutte le sostanze in essa contenute e dando indicazioni alla comunità scientifica e al mondo industriale legato a questa pianta. Allo stesso tempo, l’Organizzazione ha raccomandato di imporre restrizioni più severe al Fentanil, un oppiaceo sintetico che si ritiene abbia ucciso migliaia di persone negli Stati Uniti.

Questo rapporto arriva in seguito a un trend antiproibizionista che in Nord America in particolare ha portato ad eliminare la cannabis dalle tabelle delle sostanze vietate in moltissimi States. Anche in Europa il vento sembrerebbe soffiare nella stessa direzione, la Marijuana medica sta infatti prendendo sempre più piede. 

La cannabis viene attualmente usata per aiutare chi soffre di cancro, sclerosi multipla, fibromialgia, morbo di Crohn, ansia, depressione, AIDS, artrite reumatoide, epilessia e dolori sia cronici che neuropatici.

Che questa pianta stia sucitando l’interesse di sempre più persone è un dato di fatto. E’ probabilmente giunta l’ora di riconsiderare la pessima reputazione che si è fatta nel corso degli anni ’70, quando veniva fumata esclusivamente per svago da figli dei fiori ed artisti strampalati.

La Canapa è una pianta complessa da capire per via dei suoi infiniti utilizzi, è quindi necessario che gli esperti in materia giungano a delle nuove conclusioni a riguardo, senza pregiudizi. 

Privare oggi dei malati e delle persone che ne avrebbero bisogno è un atto ingiusto e che non trova più giustificazioni, le testimonianze di chi ha ricominciato ad avere una vita normale grazie alla marijuana medica sono ormai troppe perchè vengano ignorate.

E’ finalmente tempo di lasciar lavorare la scienza, per stabilire verità e prendere decisioni.