Londra, barista italiano picchiato selvaggiamente. “Tornatene al tuo paese!” (2 / 2)

La legge inglese ha stabilito che dei tre ragazzi colpevoli nessuno andrà in galera. A dirla tutta, un terzo aggressore di cui ha parlato Antonini non è mai stato rintracciato o comunque identificato dalla polizia. Tra i due colpevoli accertati, però, ci sono nomi e cognomi: si tratta di Joshua O’Leary, macellaio di 23 anni e di Alfred Young, professione magazziniere, 19 anni. “Hanno iniziato a insultarmi e poi mi hanno lanciato contro una bottiglia”, racconta il barista italiano.

“Dopo che me l’hanno lanciata, ho iniziato a camminare a passo spedito e poi a correre. Ero spaventato. Loro erano in tre, mi hanno circondato. Poi sono caduto e tutti e tre hanno iniziato a colpirmi a calci, ovunque”. Dario spiega che a un certo punto per dimostrare di non essere musulmano ha iniziato a parlare italiano, ma i tre ragazzi nonostante tutto hanno continuato a picchiarlo selvaggiamente.

Successivamente, all’arrivo della polizia, i tre aggressori hanno iniziato a fuggire, mentre il giovane italiano è riuscito a rialzarsi ed è fuggito in un negozio di kebab in cerca di soccorso. Dopo la sentenza della settimana scorsa, i ragazzi sono stati condannati a svolgere un anno tra comunità di recupero e servizio civile. La paura è stata tanta, unita allo shock di sentire che nel 2018 qualcuno picchia un altro essere umano solo perché –presunto- musulmano.