Lo fanno alle ragazzine con le pietre: l’ennesima pratica brutale made in Africa (2 / 2)

Sono infatti spesso le madri a costringere le proprie figlie a subire questa orribile pratica, al fine proprio di renderle meno desiderabili agli occhi degli uomini. In Africa infatti situazioni di violenza nei confronti delle donne e stupri indiscriminati sono all’ordine del giorno, e molto spesso si tratta di atti persino avallati dalla stessa società che considera le donne alla stregua di oggetti. Per questa ragione molte madri si sentono in dovere di proteggere le proprie figlie sfigurandole in modo da non renderle una tentazione per gli uomini del villaggio. Un modo brutale di risolvere un problema ancora più brutale, che purtroppo però viene considerato in quei luoghi come la normalità.

Per mettere in atto questa pratica vengono utilizzate pietre e bastoni opportunamente arroventati sulla fiamma, quindi compressi sul petto della povera malcapitata ed ivi ben assicurati mediante strettissime fasciature, in maniera tale che il seno non cresca. Ovviamente si tratta di processi prolungati durante i quali queste ragazzine soffrono in maniera atroce, tant’è che molto spesso sono necessarie più persone per tenerle ferme e procedere a questa aberrante operazione. Agli occhi di molte madri però, come già detto, si tratta di deturpazioni “caritatevoli” che hanno lo scopo di risparmiare alle figlie sofferenze ancora maggiori.

Rimane a questo punto orribile ammettere che in quelle realtà tribali, una donna debba fare due scelte: sottoporsi ad una pratica così crudele sacrificando il proprio corpo per rendersi quanto meno desiderabile possibile, o provare a vivere normalmente ed essere un costante bersaglio non solo delle violenze maschili, ma anche dello stigma sociale e dell’invidia delle altre donne che invece si sono sottomesse al triste destino dello stiramento.