L’Italia è in lutto: è morto Paolo Villaggio, l’inventore di Fantozzi (1 / 2)

L’Italia è in lutto: è morto Paolo Villaggio, l’inventore di Fantozzi

Paolo Villaggio è morto, e non solo l’Italia ma gran parte del mondo piange la sua scomparsa. Il celebre comico, scrittore, attore e sceneggiatore si è spento questa mattina alle 6 all’età di 84 anni, dopo essere stato ricoverato all’inizio di giugno presso la clinica privata Paideia di Roma (e prima ancora presso il celebre Policlinico Gemelli della Capitale). Sebbene Villaggio fosse malato da tempo, la notizia della sua morte ha rattristato milioni di italiani questa mattina, e numerose persone da ogni parte del mondo si sono unite al cordoglio.

Paolo Villaggio, nato a Genova il 30 dicembre 1932, è stato un emblema della comicità italiana; o per meglio dire di quel lato meno spensierato e più inquietante, più grottesco, che ha sempre rappresentato il lato mediocre del Paese dal secondo dopoguerra in poi. Nonostante abbia interpretato personaggi riuscitissimi come il professor Kranz o Giandomenico Fracchia, l’immagine dell’attore verrà sempre associata in primis alla sua creazione più riuscita: il ragioner Ugo Fantozzi, vero e proprio archetipo delle qualità più abiette e volgari dell’italiano medio.

Ovviamente non è stato solo il personaggio di Fantozzi ad avere determinato un successo di tale portata, bensì è stato tutto l’impianto di contorno ad essere stato assolutamente vincente, in quanto perfetta caricatura di quell’Italia che, sebbene si crogiolasse ancora nel benessere del boom economico, aveva tuttavia già gettato le basi ideologiche e pratiche per il disastro umano che sarebbe seguito grazie ai mali, perfettamente testimoniati già all’epoca, di una società malata e sfruttatrice; una società della quale lo stesso Villaggio s’è fatto beffe per decenni.