L’Italia dei negozi che si arrende: nel 2018 abbassate (per sempre) oltre 20mila serrande (2 / 2)

Il crollo è globale. Le vendite, per i negozi fisici, calano in tutto i comparti nei primi 9 mesi del 2018. È curioso notare come il commercio di calzature, articoli in pelle e da viaggio aveva fatto registrare un +2,3% nel 2017, mentre nel 2018 si è passati a un 2,4%. Discorso simile per l’abbigliamento, che nel 2017 era a +0,8 e oggi registra -1,8%.

Per quanto riguarda la telefonia e l’informatica, i consumi sono in positivo, ma passano da una crescita del 3,4% del 2017 a una dell’1,4% nel 2018. L’unica consolazione è quella relativa agli elettrodomestici: l’anno scorso le vendite erano aumentate dell’1,8%. Oggi è +2,7%. La presidente di Confesercenti ha dichiarato a Today che la situazione è difficile anche all’estero ma le vendite sono particolarmente lente in Italia.

“Abbiamo subito la frenata peggiore. La speranza è che con le prossime festività natalizie la situazione migliori e arrivi una boccata d’ossigeno. Serve, in ogni caso, di più. L’auspicio è che la manovra finanziaria rilanci il mercato interno e i consumi, oltre a spingere la crescita con investimenti mirati. Abbassare le tasse, infine, rimane l’obiettivo principale per ridare forza a famiglie a imprese”.