Legalizzazione Cannabis, il disegno legge del M5S: fino a tre piante coltivabili (2 / 2)

Obiettivo: sottrarre i proventi alle mafie e rifocillare le casse dello Stato

La legalizzazione della cannabis è una battaglia che da tempo vede anche il supporto della Direzione Antimafia: nel nostro paese potrebbe portare ingenti risorse nelle casse dello Stato, togliendole dalle tasche di mafie e criminalità organizzata, con un ulteriore risparmio dei costi legati alla repressione penale, come le operazioni delle forze dell’ordine e processi.  
Il business del narcotraffico in Italia è stimato in circa 30 miliardi di euro, pari a oltre il 2% del Pil nazionale.

Perchè alcool e tabacco che sono più dannosi sì, e la cannabis no?

In molti sono d’accordo che sia insensato perseguire chi fuma uno spinello, visto che la marijuana non fa male come alcool e tabacco. Secondo uno studio scientifico pubblicato su Scientific Report nel 2015, è stato possibile stabilire che la marijuana è ben 114 volte meno letale dell’alcool. Per arrivare a questo risultato i ricercatori hanno analizzato il rischio di mortalità di diverse sostanze di uso comune per scoprire che, a livello di utilizzo individuale, l’alcool è al primo posto seguito da eroina, cocaina e tabacco.

 

Le legalizzazioni nel mondo

Dopo l’Uruguay nel 2013, abbiamo assistito a 10 stati Usa che l’hanno resa legale anche per l’uso ricreativo, e oltre 30 stati per quello medico, il Canada ha legalizzato completamente la cannabis nell’ottobre scorso con un fatturato di 43 milioni di dollari canadesi nelle prime due settimane. In Europa il Portogallo ha depenalizzato il consumo di tutti gli stupefacenti dal 2001, l’Olanda da tempo tollera la vendita e il consumo di cannabis. Spagna e Lussemburgo dopo l’esperimento dei Cannabis Social Club stanno pensando ad una legge ad hoc.