Le nostre orecchie sono degli organi indispensabili per il corretto funzionamento di uno dei sensi più importanti: l’udito. Dopo la vista infatti, l’udito viene ritenuto il secondo senso più influente sulle nostre percezioni, dal momento che ci permette di cogliere i suoni provenienti da tutto ciò che abbiamo intorno (e se sufficientemente forti, anche da molto lontano). Ma le orecchie non servono solo a sentire: sono molte le cose per le quali possono rivelarsi utili. Un esempio? Possono servire ad identificarci! Quando nasciamo le orecchie sono già completamente formate, e – salvo una piccola discesa del lobo che non altera il quadro generale – rimangono tali per tutta la vita. Certo con le impronte forse è un pelo più semplice, ma il principio è identico.
Le orecchie sono dunque organi molto più complessi ed importanti di quanto comunemente siamo portati a pensare, ed hanno moltissime caratteristiche che non hanno a che fare direttamente con l’udito. Ad esempio, avete presente che alcune persone presentano i lobi dell’orecchio parzialmente o totalmente attaccati alla testa, mentre altre al contrario hanno i lobi completamente liberi? Da recenti studi effettuati in merito, è emerso che i lobi attaccati siano un carattere recessivo, mentre al contrario quelli liberi un carattere dominante.
Le orecchie possono inoltre suggerirci anche importanti informazioni riguardo al come ci stiamo nutrendo, dandoci un feedback importante per quel che riguarda l’eventuale carenza di determinate sostanze. Le orecchie molto pallide ad esempio possono significare che nella nostra dieta non stiamo integrando sufficienti dosi di calcio e vitamine, entrambi elementi importantissimi per il corretto funzionamento del nostro organismo.