Le ragioni per cui le persone troppo gentili non riescono ad essere felici (2 / 2)

Ovviamente la vita non è un’equazione, pertanto non possiamo dire che tutto ciò che diamo ci ritornerà per forza indietro (checché ne dicano determinate discipline di matrice prettamente orientalista). Il problema fondamentale delle persone gentili, sotto questo aspetto, è che non riescono a capire quando il loro “troppo dare” genera un circolo vizioso grazie al quale gli altri domanderanno sempre di più, senza apprezzare affatto ciò che verrà loro concesso. In altre parole, dando troppo ci svalutiamo inesorabilmente agli occhi degli altri.

Sempre andando in concatenazione tra un problema e l’altro, il troppo concedere pone in essere un altro paradosso importante: quello della mancata restituzione, come avevamo dapprima accennato. Ciò che spesso rende infelici le persone gentili è proprio questo, ovverosia l’eccessiva aspettativa nei confronti di ciò che si è dato, quando speranze e desideri vengono puntualmente disillusi. Insomma non possiamo aspettarci che tutto ciò che diamo ci venga restituito in altra forma: se decidiamo di dare per il piacere di farlo, tanto meglio; ma meglio non crearsi aspettative su ritorni improbabili.

Un difetto intrinseco molto importante comune a tante persone particolarmente gentili è inoltre l’insoddisfazione di fondo che si portano dentro, proprio per tutto quanto visto finora: il loro “mondo ideale” non corrisponde alla realtà che vivono tutti i giorni, e ciò può generare in loro un forte senso di malessere che allontana la felicità, spingendole a chiudersi in loro stesse per trovare un angolo di serenità. Anche sul lavoro queste persone tendono ad essere troppo disponibili, con la logica conseguenza che si ritroveranno spesso a fare il lavoro di tutti, venendo però corrisposte solo per ciò che avrebbero dovuto fare. A volte senza neanche ricevere un “grazie”. E’ chiaro che poi, a questi presupposti, la felicità sia difficile da raggiungere.