Le patatine del McDonald’s potrebbero curare la calvizie secondo un nuovo studio (2 / 2)

La sostanza chimica poc’anzi citata è lo stesso agente utilizzato nelle patatine del McDonald’s per ‘motivi di sicurezza’, nello specifico per evitare che nell’olio delle fritture si formi la schiuma. Il professor Junji Fukuda della Yokohama National University ha dichiarato: “La chiave per la produzione di massa della HFG è stata la scelta di materiali di substrato. Abbiamo usato dimethylpolysiloxane resistente all’ossigeno e ha funzionato benissimo”.

Miliardi di euro vengono spesi ogni anno nel Mondo per trattamenti anti calvizie, ma prima di oggi i follicoli non erano mai stati creati in questo modo, in laboratorio. Fukuda ha continuato: “Il metodo è semplice e anche molto promettente. Speriamo che questa tecnica aiuterà a migliorare quelle terapie che puntano alla rigenerazione dei capelli”. Ad esempio le persone affette da alopecia sono le prime a essere interessate agli sviluppi in tal senso.

Il nostro obiettivo non è entrare molto nello specifico nelle questioni ‘tecniche’ e su come esattamente questo agente chimico funzioni. Quello che è certo è che gli esperimenti hanno dato esiti molto positivi e che molto presto potrebbero esserci grandi novità in merito. Lasciamo agli esperti di scienza la parte ‘tecnica’ e speriamo, da buoni golosi, che effettivamente mangiando patatine fritte si possa guarire dalla calvizie!