Le dure parole di Cinzia Fiorato: “Rai, quanta ipocrisia su Frizzi!” (2 / 2)

“Lo so che è sempre stato una persona per bene, che ha sempre cercato di rimboccarsi le maniche senza troppe polemiche e che oggi non gradirebbe queste parole perché la Rai l’ha sempre e comunque amata dedicandogli la vita”, questa la premessa ‘politicamente corretta’ della Firoato. Ma poi va all’attacco della RAI specificando che c’è stato anche un “lungo periodo buio della sua carriera, quando la Rai che oggi lo celebra, gli inferse la ferita di metterlo da parte per molto tempo”. Un attacco duro e senza peli sulla lingua da parte di una persona che lo conosceva molto bene.

Il post è stato ‘messo in salvo’ dalla redazione di Dagospia che l’ha pubblicato qualche ora dopo, visto che ora sulla sua pagina Facebook ufficiale (Cinzia Fiorato 2) non ce n’è più traccia. La Fiorato ha anche rincarato la dose nei confronti dell’azienda per cui lavora: “Noi qualche parola la dobbiamo spendere su un’azienda che venera a colpi di milioni di dobloni gente mediocre che non vale nemmeno i soldi di un francobollo e bolla come inadeguato alle prime serate importanti o agli eventi come il Festival di Sanremo un cavallo di razza come Frizzi”.

Al momento sulla sua pagina compare un post (datato 26 marzo) decisamente meno polemico: “Se questa è la tv, mi dicevo, io voglio fare il mio lavoro qui. Mi sbagliavo, il volto accogliente di Fabrizio non era la norma, era l’eccezione. Eppure anche grazie al suo esempio io ho scelto di intraprendere questo viaggio, perché per la televisione italiana, Fabrizio, è sempre stato il miglior bigliettino da visita. Con lui se ne va una parte, forse l’ultima, della migliore tv pubblica, quella che guarda più al passato che al vuoto orribile di questi anni. Fabrizio era un uomo per bene, semplice e immenso”.