La vera storia del film “La Bella e la Bestia” non è finita con un finale da favola (1 / 2)

La vera storia del film “La Bella e la Bestia” non è finita con un finale da favola

La storia del film La Bella e la Bestia è basata su una storia vera, non è pura fantasia ma reale. Basata su fatti realmente accaduti, il film prova che la vera bellezza non sta nell’aspetto fisico, non si basa sulla superficialità ma è qualcosa che abbiamo dentro di noi.

Questa è la storia di Pedro Gonzales che nasce a Tenerife, in Spagna, nel 1537. Tutto il suo corpo era ricoperto da uno spesso strato di peli che non gli conferiva l’aspetto di un ragazzo normale.

Tutti lo chiamavano “wildman” (letteralmente uomo selvaggio), una creatura della mitologia medievale per metà uomo e per metà animale che durante la notte si trasformava completamente e mangiava bambini.

Le vicende di Pedro iniziarono la notte in cui Enrico II fu incoronato re di Francia, a metà del XVI secolo. Pedro fu condotto alla corte del re come dono, e fu rinchiuso nei sotterranei del palazzo per essere studiato.

Durante la sua permanenza i dottori e gli accademici che lo studiarono si resero conto che Pedro non era un wildman,

 

ma solo un bambino di 10 anni affetto da un disturbo che oggi chiamiamo ipertricosi o sindrome del lupo mannaro. Nel XVI secolo furono documentati 50 casi di questa malattia, e Pedro fu il primo.

 

Pedro è il primo caso documentato di ipertricosi

 

Il re era affascinato dalla singolarità di Pedro e decise di farne il suo pupillo, cambiò il suo nome in Petrus Gonsalvus (di origine latina) e lo educò alla vita di Corte. Enrico II si accorse subito che il ragazzo era un ottimo allievo: imparò rapidamente 3 lingue.