La storia di Mesej, il senzatetto a cui il vicesindaco di Trieste ha buttato le coperte e i vestiti in un cassonetto (2 / 2)

Il clochard ha spiegato di essere arrivato in Italia il 12 ottobre del 2018 mentre era in viaggio per raggiungere la Francia, dove avrebbe dovuto raggiungere moglie e figli. Sfortunatamente ha smarrito i suoi documenti personali e proprio per questo motivo è stato ospitato in un centro di accoglienza a Trieste. Cinque giorni dopo però è stato mandato via ed ha inizato a vagabondare per le strade di Trieste, riuscendo a malapena a coprirsi dal freddo, utilizzando scatoloni o coperte, fino a quando Polidori li ha buttati via, scatenando l’indignazione anche dei suoi stessi cittadini.

Questi hanno dopo provveduto a donare altre coperte a Mesej, un bellissimo gesto di solidarietà da parte dei triestini, che conoscevano l’uomo in zona. Oltre ai vari maglioni, coperte, berretti, hanno lasciato um cartello con su scritto: “Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città.Mesej ha raccontato: “Dormivo in strada, non ho mai avuto problemi con nessuno, a parte con la polizia locale che spesso mi portava via il denaro dell’elemosina“.

L’uomo 57enne ha aggiunto che la moglie e i figli vivono in Francia, detto ciò al momento non può rientrare nel paese perchè ancora sprovvisto di documenti. A Trieste ogni tanto vengono a trovarlo la moglie e i figli anche per assicurarsi delle sue condizioni di salute: “Ho problemi cardiaci e di pressione, soffro di psoriasi e sono anche stato ricoverato in ospedale. Quando sono stato dimesso, però, ho potuto dormire solo cinque giorni in un centro di accoglienza, poi sono stato mandato via non ho potuto fare altro che tornare in strada.”