La storia dell’uomo che evita di pagare l’affitto vivendo in un (vero) castello di sabbia! (2 / 2)

Oltre ai turisti, anche alcuni siti d’informazione famosi a livello internazionale lo hanno notato e hanno voluto raccontare la sua storia. Un giornalista del Mirror è andato a trovarlo qualche mese fa per un’intervista. Il 44enne ha dichiarato ai microfoni al tabloid britannico: “Sono cresciuto nella Baia di Guanabara, quindi ho sempre vissuto vicino alla spiaggia. La gente paga cifre esorbitanti per avere una casa vicino al mare qui a Rio. Io non ho bollette da pagare ma faccio comunque una bella vita”.

Come detto la sua casa è un castello di sabbia, quindi a differenza di altri ‘scultori di sabbia’ e di noi comuni mortali non deve prendere i mezzi per tornare a casa a fine giornata. Lo spazio che ‘occupa’ è minuscolo: solo tre metri quadri, ma c’è comunque spazio per tutti i suoi oggetti personali, tra cui moltissimi libri. “Mi spaventa vivere in una casa, dov’è tutto così ordinato. Mi piace questo lato effimero delle cose. Non sono ossessionato come altre persona dalla proprietà, odio sentire ‘Questo è mio, mio’ e frasi del genere”.

E se il castello crolla? “Ne costruisco un altro, magari in un altro punto della spiaggia”. Passiamo ai lati negativi della faccenda: ovviamente i castelli di sabbia non rimangono uguali a lungo, bisogna sempre ‘dargli acqua’, in modo che non diventino troppo secchi e crollino. “La sabbia trattiene il colore, quindi d’estate fa davvero troppo caldo e dormo a casa di un amico. Ma preferisco farlo qui, quando possibile”. E come dargli torto? A chi dispiacerebbe svegliarsi la mattina tutti i giorni… su una spiaggia brasiliana?