La sorella di Mozart suonava meglio di lui, ma fu costretta a smettere per fare la casalinga (2 / 2)

Dietro la ricostruzione storica e la riscoperta di Maria Anna ci sono decine e decine di lettere che dimostrano il grandissimo talento di cui era dotata; “A soli 12 anni, la mia piccola ragazza è tra i migliori pianisti d’Europa” scriveva il Padre Leopold, molto orgoglioso dei suoi due ragazzi. Persino Wolfgang avrebbe ammesso in diverse occasioni il talento della sorella e addirittura l’avrebbe spronata a continuare:

Sono davvero stupefatto! Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così spelndido. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose“.
Purtroppo nel destino di Maria Anna non c’era spazio per la musica. E anche se avesse continuato, difficilmente avrebbe trovato ingaggi importanti. A quel tempo infatti era convinzione comune che le donne suonassero per diletto e non per lavoro.

Anche se c’è un aspetto che farebbe pensare che Nannerl avrebbe potuto anzitempo dare il via a una vera e proria rivoluzione culturale nel mondo della musica: come spiega la Milo in un’intervista a The Huffington Post, il responso dei critici nei confronti di Maria Anna era chiaro: “Suonava anche meglio di Wolfgang. Spesso, guardando la storia dal punto di vista delle donne, ci accorgiamo di non avere una fotografia completa“.