Insomma, il salotto di Barbara D’urso, quel pomeriggio si divide in due, con dei pareri forti e soprattutto molto contrastanti, ovviamente ciò regala molta visibilità alla signora Rosaria, che pare approfittarne. Tutto ciò perché abbiamo notato delle cose piuttosto bizzarre, in giro per i social, circolano dei video, dove pare che all’aeroporto di Capodichino di Napoli, la signora Rosaria, intratteneva dei suoi “fan” facendo foto e video con loro, quasi come se fosse la star del momento. Ovviamente non è questo l’unico episodio che la trova protagonista, la signora Rosaria Magliulo, pare che sia stata invitata più volte a fare delle serate, in discoteca, delle volte anche a presenziare all’inaugurazione di negozi e come ultimamente si vede in giro, a fare pubblicità per delle linee telefoniche molto importanti.
Tutto ciò ovviamente, è contornato dall’aiuto immenso, che la signora Rosaria Magliulo, ha ricevuto grazie al programma pomeriggio cinque di Barbara D’urso, che ovviamente, grazie alla sua visibilità, l’ha resa in un certo senso, un personaggio pubblico. Ad ogni modo, questo è solo il personaggio del momento, come se ne sono visti passare davvero tanti in tantissimi anni e sempre sfornati delle volte dalla fabbrica di personaggi trash, canale cinque.
Sappiamo perfettamente che questa notorietà, durerà davvero come bere un bicchiere d’acqua, però, sarà pur vero, che il messaggio che lancia, non è esattamente dei migliori e dei più educativi, ciò perché innanzitutto, dimostra che per raggiungere un obiettivo come diventare famoso, sembra obbligatorio fare delle sceneggiate del genere. E poi, in secondo luogo, pare che non ci sia più bisogno di arte, o di saper fare o dimostrare qualcosa per diventare un personaggio pubblico, ma basta far due moine e tutto ci sarà perfettamente regalato dal web. Ovviamente, spero non sia così, ma se dovesse lanciare questo messaggio nei confronti dei ragazzi, il problema che sorge sarebbe quello di rendersi ridicoli pur di fare qualche presenza in tv, la televisione dovrebbe essere più educativa e meno demenziale.
