La scoperta di un nuovo studio: l’uomo preistorico ha imparato a sorridere per accoppiarsi (1 / 2)

La scoperta di un nuovo studio: l’uomo preistorico ha imparato a sorridere per accoppiarsi

Un team di scienziati italiani avrebbe scoperto che l’espressione di gentilezza che gli umani si scambiano l’un l’altro (il sorriso) sarebbe stato sviluppato dagli uomini privitivi per un preciso scopo: quello di mostrarsi innocuo e propenso all’accoppiamento.

Lo studio è stato condotto da alcuni ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, che hanno concentrato la loro indagine su campioni genetici dell’uomo di Neanderthal, che hanno permesso loro di dimostrare che alcune mutazioni genetiche avevano portato gli esseri umani a selezionare come partner gli individui meno aggressivi.

E il sorriso era un chiaro segno distintivo, in tal senso. 

Tutto ciò aveva portato gli uomini di Neanderthal a un processo di auto-domesticazione. Generalmente con questo termine viene utilizzato per descrivere il processo di adattamento degli animali selvatici alla presenza degli esseri umani senza che ci siano contatti diretti. (es. gli animali che ora vivono nelle nostre città) 

 

I dati genetici presi in analisi sono stati raccolti da cellule staminali umane prelevate dai resti di due esemplari di Neanderthal e un Denisovan.

Questi due gruppi di antenati preistorici vivevano nello stesso periodo e ci sono anche prove che suggeriscono che si incrociarono ad un certo punto.

Si pensa che questo sia avvenuto tra i 130.000 e 40.000 anni fa.