La prova del sale è molto usata per capire se ci sono energie negative in una stanza. Ecco come si fa (3 / 3)

Arrivando al dunque, le storie romane narrano di un ospite non meglio specificato che, mentre si trovava a casa di un amico, fece cadere la ciotola del sale durante il pasto. Ciò mandò tanto in bestia il padrone di casa da spingerlo ad estrarre la lama ed uccidere il maldestro sventurato! Da qui sarebbe iniziata la credenza – che perdura ancora oggi – secondo la quale rovesciare sale a terra porti sfortuna. Una leggenda davvero curiosa che in pochi conoscono. I suoi effetti tuttavia sono ancora ben visibili al giorno d’oggi.
Ma arriviamo a noi: come scoprire se in una stanza esistono energie negative con il sale e perché?

Innanzitutto è necessario procurarsi una soluzione salina satura. Il processo per realizzarla è estremamente semplice: prendete un bicchiere d’acqua e scioglieteci dentro del sale, continuando ad aggiungerlo finché non sarà impossibile scogliere gli ultimi grani. A quel punto la soluzione sarà arrivata a saturazione. Piazzate il recipiente prescelto nella stanza dove credete possano esserci delle energie negative e lasciatelo lì (di norma si usa piazzarlo vicino al letto o direttamente sotto di esso). Pian piano l’acqua evaporerà, mentre i cristalli di sale rimarranno sul fondo.

Quando sarà evaporata del tutto, allora sarà tempo di tirare le somme: se i grani di sale saranno disposti in modo uniforme allora tutto andrà bene, ma in caso contrario la stanza potrebbe essere effettivamente interessata da energie negative. Sulla base dunque della disposizione finale dei grani di sale è possibile stabilire immediatamente la possibile presenza di spiriti maligni nella stanza. Naturalmente non abbiamo certezze circa l’attendibilità di questo metodo. Ad ogni modo, si tratta di una pratica molto diffusa a livello popolare e dalle origini molto antiche.