La leader degli animalisti dichiara: “Aboliremo la caccia in Italia: vi spiego come” (2 / 2)

Con la continua evoluzione delle tecniche di agricoltura e di allevamento, la civiltà umana fiorì e prosperò fino alla creazione di vere e proprie città. Nel corso del Medioevo ed in epoche successive la caccia continuò tuttavia ad essere un’importante fonte di sostentamento per gli esseri umani, nonché di svago specialmente per i ceti più elevati: solamente in seguito alla rivoluzione industriale infatti, grazie ai grandi allevamenti ed ai principi della produzione di massa applicati all’industria alimentare, la caccia è infine diventata obsoleta quale metodo di procacciamento del cibo nelle società industrializzate.

Se da una parte al giorno d’oggi la quasi totalità delle persone che vivono in Occidente non hanno alcun bisogno di rivolgersi alla caccia per trovare del cibo, dall’altra questa pratica è diventata uno sport altamente controverso: ad oggi infatti non si uccide più per necessità, bensì per il puro piacere di farlo. Ma Michela Vittoria Brambilla, leader degli animalisti italiani, è convinta che la caccia nel nostro Paese abbia oramai le ore contate: “I tempi sono maturi, aboliremo la caccia in Italia con un referendum convincendo anche quella parte di cittadini che in passato non aveva partecipato a questa grande battaglia di civiltà. La grande maggioranza degli italiani è contraria a questa pratica anacronistica e violenta“.

La Brambilla fu una fedelissima di Silvio Berlusconi, il quale a sua volta si è recentemente schierato a favore dell’abolizione della caccia, ma sono stati molti i politici che hanno aderito a questa campagna tra Verdi, PD e grillini. D’altronde siamo in regime di democrazia, ed i numeri dicono che a fronte di 600.000 cacciatori in Italia, il numero di vegetariani e vegani è dieci volte più ampio. Una scelta più facile che bere un bicchier d’acqua, dal punto di vista del consenso. Fatto sta che a parte gli interessi politici, l’abolizione della caccia in Italia potrebbe presto diventare realtà.