Kebabbaro con menù che comprendeva anche la cocaina, arrestato (2 / 2)

Nella casa dello spacciatore, infatti, c’era dell’altra cocaina (circa 0,75 grammi), oltre a una somma di denaro contante piuttosto ingente, che i poliziotti ritengono provenisse proprio dall’attività di spaccio. Non è finita qui: in casa dell’uomo è stata rinvenuta anche una ricevuta di un versamento bancario in banconote di piccolo taglio effettuata il giorno prima della perquisizione.

Infine sono stati trovati un cellulare e due tablet, appartenenti allo spacciatore iracheno. La cosa a suo modo curiosa è che quel cellulare era stato ceduto da un cliente al kebabbaro qualche giorno prima perché l’acquirente non aveva denaro con sé e ha quindi deciso di pagare un grammo di cocaina… con un cellulare. Il tutto sarebbe avvenuto in un locale notturno di Bolzano.

I poliziotti, poi, effettuando altre indagini hanno avuto la conferma che nelle settimane precedenti erano stati effettuati diversi acquisti di cocaina proprio nel ristorante di kebab. Non è ancora chiara la posizione dell’iracheno davanti alla legge. Per ora il suo “Scandinava Kebab e Pizza” è stato chiuso per quindici giorni. Ma se venisse applicata la legge alla lettera, difficilmente l’uomo tornerà libero nel giro di due settimane.