Incidente aereo in Etiopia, l’incredibile storia del passeggero sopravvissuto: “Salvo perché ho perso l’aereo per due minuti” (2 / 2)

L’uomo si è quindi seduto ed ha atteso la partenza del volo successivo per Nairobi. Pochi minuti più tardi qualcuno lo ha informato che quel ritardo di due minuti, nel vero senso della parola, gli aveva salvato la vita. L’imprenditore con il suo smartphone fa un giro sui vari siti web e scopre che quell’aereo perso si era schiantato e che tutti e 150 i passeggeri (più tutti i membri dell’equipaggio) avevano perso la vita.

Mavropoulos, quindi, ha immediatamente chiamato amici e familiari per avvisarli che su quell’aereo, per un’incredibile coincidenza, lui non c’era. Successivamente ha scritto un post su Facebook, ammettendo di essere contemporaneamente felice e sotto shock. Felice perché ancora vivo. Sotto shock perché il pensiero che la sua vita sarebbe potuta finire in quel modo, quella mattina, non dev’essere semplice da processare.

“Ho scritto questo post perché sono convinto che ci siano dei fili invisibili che guidano la nostra vita – spiega Mavropoulos – è la prima volta che sono veramente contento di condividere un post. Sono grato di essere ancora vivo e di avere così tanti amici che mi vogliono bene. Mando un bacio a tutti per il sostegno emotivo. Forse sono vecchio per il rock’n’roll ma sicuramente troppo giovane per morire”. Come sempre, nelle tragedie, c’è anche un dettaglio positivo.