xIl Castello medievale di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, situato sulla SS 106, di proprietà di un privato, è stato messo ufficialmente in vendita alla ‘modica’ cifra di 29,9 milioni di euro. L’edificio storico si erge maestoso su una roccia a picco sul mare Ionio, in posizione strategica a dominio del golfo di Taranto, mentre di fronte, si innalza in acqua una roccia dalla forma singolare, chiamata fungo del castello o pietra dell’incudine.
Il Maniero è dotato di pianta trapezoidale ed è circondato da mura merlate, caratterizzato da torri e da un imponente portale in stile gotico che conserva ancora la rosa crociata, i petali di giglio, il cerchio di Salomone e lo stemma con grifone, emblema del casato Svevo, mentre l’interno è provvisto da un ampio cortile con cisterna centrale, i resti delle scuderie, e i magnifici saloni di rappresentanza.
Simbolo del territorio dell’alto Jonio, visitato dai tanti turisti che trascorrono le proprie vacanze estive in Calabria, viene descritto dall’agenzia immobiliare di Rossano come un “magnifico Castello Federiciano in perfetto stato conservativo con 10.000 mq di terreno di pertinenza esclusiva, completamente restaurato, edificato sul mare con accesso diretto e con possibilità di spiaggia privata, attualmente adibito a ristorante e sala convegni”.
La Rocca risale al X secolo ed è il primo impianto di origine cistercense ad opera di San Vitale da Castronuovo, dove il Santo avrebbe fondato un monastero, luogo sacro dove nel XI secolo è sorto il Castrum Petrae Roseti ad opera dei Normanni. A quel tempo, il castello segnava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo ed il fratello Ruggero II, padre di Costanza d’Altavilla, erede del Regno di Sicilia e madre di Federico II Hoheustaufen.
Nel XIII secolo, già Tempio dell’Ordine, fu requisito da Federico II ai Cavalieri Templari, per ritorsione al loro tradimento, durante la VI crociata in Terra Santa, e dove sembra sia stata custodita anche la Sacra Sindone. Riadattato a fortilizio militare era composto dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie, come si evince dai registri angioini. Lo stesso Federico assegnò il territorio di Porta Roseti al figlio naturale Manfredi, mentre tutti i castelli e soprattutto il templare Petrae Roseti ai figli legittimi i quali saranno anche Re di Gerusalemme.