In un certo senso era “sparito dalla circolazione”: in quel periodo stava progettando il suo nuovo film, dal titolo Noble Rot: una commedia romantica basata su una rapina.
Né il suo manager né la Paramount Pictures erano però soddisfatti del risultato, e la situazione stava lentamente degenerando. Nel libro viene rivelato che in questo periodo l’attore rinunciò completamente all’igiene personale, facendo diventare la sua camera “un porcile”.
Passava le sue giornate a bere, fumare marijuana e sniffare cocaina, fino ad arrivare all’eroina.
Robin Williams e Robert De Niro lo andarono a trovare poche ore prima della sua morte. Levy scrive che De Niro trovò la camera di John in condizioni pietose, come se qualcuno avesse avuto un attacco di rabbia e avesse iniziato a lanciare oggetti e a mettere tutto a soqquadro.
Robin Williams andò via dopo poco il suo arrivo perchè “inquietato dall’ambiente”.
Fu l’ultima sera di John Belushi: l’allora 33enne fu ritrovato morto dalla sua guardia del corpo Bill Wallace. Un overdose se lo portò via. De Niro, una volta appresa la notizia, fece cadere il telefono e scoppiò in lacrime. Si sarà chiesto se avesse potuto fare qualcosa per lui…