Quindi, un filtro crea un segnale anti-rumore appropriato, che viene poi riprodotto attraverso due altoparlanti nel cuscino di chi lo utilizza.
Ma il modo di russare potrebbe cambiare durante la notte.
Ragione che ha spinto i ricercatori ad applicare anche un “algoritmo adattivo”.
La ricercatrice Lichuan Liu ha riferito sul blog di ingegneria biomedica di IEEE Spectrum che “la zona di quiete sarà centrata e lontano dalle orecchie del partner”.
Negli esperimenti sembrano andare molto bene. Quando questa tecnologia inserita nelle coperte è stata testata attraverso registrazioni di russamenti, il sistema ha ottenuto riduzioni del rumore di 31 e 30 decibel rispettivamente nell’orecchio destro e sinistro. Inserendola sulla testata del letto invece ha consentito solo riduzioni di rumore di 22 e 21 decibel. Questo si è tradotto in una riduzione di quasi due volte del russare percepito.
Ma queste due soluzioni non sono abbastanza: a disturbare la qualità del sonno, infatti, sono sufficienti livelli di rumore intorno ai 35 decibel.
Mentre i decibel di un russare nella media si attesta nell’intervallo da 50 a 60 decibel. Il record appartiene a una nonna inglese che ha una russata di ben 111.6 decibel!
Ma per fortuna l’applicazione di questa tecnologia all’interno dei cuscini sembra dare risultati superiori, abbassando ulteriormente i rumori causati dal partner. E tu che credevi che l’unico modo per tornare a dormire tranquilla fosse il divorzio!