Il Vesuvio potrebbe risvegliarsi, pronto un piano di evacuazione a Pompei: “potrebbe esplodere con una violenza inaudita” (2 / 2)

Sta diventando quasi sicura l’ipotesi che il Vesuvio erutti di nuovo e l’esplosione potrebbe essere potentissima, per questo motivo la Protezione Civile ha messo in atto un piano di evacuazione completo con tutti i dettagli per chi vive proprio in quell’area. Il Vesuvio è il vulcano più temuto d’Europa, ci sono circa mezzo milione di persone a rischio. Il numero delle persone che vivono nella zona rossa sono 550 mila distribuite in 18 comuni a rischio e nel caso di eruzione, verranno trasferiti altrove in destinazione ben precise.

 

I 25mila abitanti di Pompei verranno trasferiti via mare dal porto di Salerno alle rive della Sardegna, questi sono quelli maggiormente a rischio. Ogni giorno, ogni ora e minuto per minuto, c’è chi monitora le attività del vulcano che è già noto per la terribile eruzione che risale al 79 d.C. e per questo motivo si sta mettendo a punto un vero e proprio piano di emergenza per limitare i danni di quella che potrebbe essere una vera catastrofe.

Il Vesuvio è inattivo dal 1944 ed un vulcanologo della New York University, ha lanciato l’allarme.

Il Vesuvio che per ora “sonnecchia” dal lontano 1944, potrebbe esplodere con una violenza inaudita ma, secondo i tecnici, fortunatamente, se dovesse succedere non si tratterà di un fenomeno improvviso ma ci saranno dei segnali che potrebbero durare anche mesi. Questo farà sì che la zona rossa venga evacuata prima della catastrofe, quindi sarà possibile prepararsi al peggio. Nel comune di Pompei sono già scattate le prime riunioni operative ma nel frattempo tutto tace, addirittura i turisti possono ancora visitare il cratere del monte.